Conto Termico 3.0

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Conto Termico 3.0

Il Conto Termico 3.0 rappresenta una delle principali novità del 2025 nel panorama dei bonus energia dedicati alla riqualificazione degli edifici.

Con il nuovo decreto emanato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, l’obiettivo è sostenere concretamente gli interventi che rendono più efficienti case, imprese e strutture pubbliche, favorendo l’uso di fonti rinnovabili e riducendo i consumi.

La grande novità è l’ampliamento dei beneficiari: oltre a pubbliche amministrazioni e cittadini, ora anche imprese e Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) possono accedere agli incentivi.


Contributi fino al 65% (e al 100% per i comuni più piccoli)

Il Conto Termico 3.0 offre contributi a fondo perduto che coprono parte delle spese sostenute per migliorare l’efficienza energetica.
Le imprese e i privati possono ricevere fino al 65% del totale, mentre le amministrazioni pubbliche — in particolare scuole, ospedali o edifici situati in comuni con meno di 15.000 abitanti — possono ottenere un rimborso fino al 100%, con pagamento in un’unica soluzione.

Negli altri casi, il contributo viene erogato in più rate, distribuite su un periodo che va da due a cinque anni, in base alla tipologia di intervento.


Chi può richiedere il Conto Termico 3.0

Possono presentare domanda cittadini, imprese, enti locali, cooperative, enti del terzo settore e comunità energetiche.
Le richieste possono essere inoltrate direttamente oppure tramite ESCO certificate, ovvero società specializzate che si occupano della gestione tecnica e amministrativa degli interventi di efficienza energetica.

Questo incentivo è particolarmente vantaggioso anche per chi gestisce immobili a uso commerciale o direzionale, come uffici, capannoni o strutture ricettive, che desiderano ridurre i consumi e valorizzare il proprio immobile.


Interventi ammessi: dall’efficienza alla produzione di energia rinnovabile

Il Conto Termico 3.0 copre un’ampia gamma di lavori, purché riguardino edifici o unità già dotate di impianti di climatizzazione.

Tra gli interventi più frequenti rientrano la coibentazione di pareti e coperture, la sostituzione di infissi, l’installazione di pompe di calore o di sistemi ibridi ad alta efficienza. Sono incentivati anche gli interventi di building automation, ossia i sistemi che permettono di gestire automaticamente riscaldamento e illuminazione, e l’installazione di colonnine di ricarica elettrica se abbinate a impianti efficienti.

Per quanto riguarda la produzione di energia termica da fonti rinnovabili, sono finanziabili impianti a biomassa certificata, pompe di calore geotermiche, pannelli solari termici, sistemi di cogenerazione e collegamenti a reti di teleriscaldamento efficiente.

Da segnalare che le caldaie a gas, anche a condensazione, non sono più incentivate: il focus è completamente orientato verso soluzioni pulite e sostenibili.


Spese ammissibili e vantaggi aggiuntivi

Oltre ai costi di installazione e materiali, il Conto Termico 3.0 copre anche spese tecniche, progettazione, certificazioni energetiche (APE) e opere murarie accessorie.
Sono inoltre previsti premi aggiuntivi per chi realizza interventi in piccoli comuni, in aree non metanizzate o utilizza tecnologie particolarmente performanti.

In questo modo, l’incentivo si adatta perfettamente anche a realtà territoriali minori e a immobili situati in zone periferiche o montane, dove l’efficienza energetica può fare davvero la differenza.


Come richiedere l’incentivo

La domanda deve essere presentata al Gestore dei Servizi Energetici (GSE) tramite la piattaforma online Portaltermico.
Esistono due modalità principali:

  • Accesso diretto, entro 90 giorni dalla fine dei lavori;

  • Prenotazione, riservata alle pubbliche amministrazioni, che consente di inviare la documentazione prima dell’avvio degli interventi.

Per gli impianti di piccole dimensioni, come pompe di calore fino a 35 kW o pannelli solari fino a 50 m², è disponibile una procedura semplificata basata su un catalogo di tecnologie pre-approvate dal GSE.


Le risorse disponibili e i tempi di attivazione

Il fondo complessivo stanziato è di 900 milioni di euro all’anno, di cui 500 milioni destinati ai privati e 400 milioni alle amministrazioni pubbliche.
Il decreto entrerà in vigore 90 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, mentre entro 60 giorni il GSE aggiornerà le regole operative e le linee guida per accedere agli incentivi.


Un’opportunità per chi vuole investire nel risparmio energetico

Il Conto Termico 3.0 è un’occasione concreta per chi desidera aumentare il valore del proprio immobile, ridurre i consumi e rendere più sostenibile la propria abitazione o attività.
Un investimento che non solo migliora il comfort e l’efficienza, ma contribuisce anche alla tutela ambientale e al risparmio economico nel lungo periodo.

In un mercato immobiliare sempre più attento alla classe energetica, queste iniziative rappresentano un vero e proprio vantaggio competitivo per proprietari e imprese.


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